<LASCIA INTATTI I SOLCHI DELL’ANIMA>
Ero entrato nel suo corpo.
sono stato il suo universo,
ero il suo discepolo ed il suo vate.
Hai temuto per il tuo legame,
senza che tu, non ne comprendessi e sospettassi nulla,
senza, tanto ancor ora, tu abbia capito a pieno cosa sia successo.
Ti ho confidato il vero, mi hai tolto l’amicizia.
Lei ha scelto te,ora,
solcando la via delle tue minacce camuffate da tenerezze e attenzioni.
Ti sei impacchettato come un bravo uomo, un buon marito.
Non credere che io sia escluso per sempre,
solcherò ancora i suoi pensieri, si confiderà ancora con me, penserà a me nel suo onirico.
Hai il suo corpo, hai il suo ruolo di moglie ma non hai la sua anima.
Le darai il tuo seme
e la renderai pregna,
un momento di dolore, una vita di gioia, la gravidanza.
Ne sarai compiaciuto
La mostrerai come un trofeo,
Orgoglio del tuo essere maschio.
Potere del tuo genere: piccolo, stupido, tentativo d’uomo.
<INTUIZIONE>
Tutto quel’ che si fa attender
È da noi desiderato
E che parola porre per : morte .
Attesa è si che
Oniun ad essa che a peggior pensa .
Mai si chiede chi
Di vita terrea è di piaceri colmo
Per interrogarsi se
Al varcar morte ecco immenso poter .
Perchè la chiave non è
Da ora tra le mani
Per aprir porta paradisea ?
Perchè mai signori padroni
E prediletti non abbian privilegio ?
Or ecco la risposta :
Nullo è nostro valore
E nulli sono nostri pensieri
Per chi nell’ Eden già vive .
A noi ingrato compito
Della guardia
A cancello paradiso .
<SENSO MUSICALE>
Sogno sinfonico
Che di suoni e canti ,
Si diffonda pe’ mar e pe’ ciel ,
E dove le umani menti
Non san dov’ è luogo .
Ognun ad orecchio attento
Ne rimarebbe fatato
Finchè vocalizzi di ninfee
Abbian a cessare .
Invito tutti a farsi cullar
Dalla dolce arte musical
Così che niuno
Ne possa trovar giovo .
Note e suoni , amabili carezze
Sinfonie e poemi , affabili amanti
Conducono chi vol con loro
Sognare , dove sensi
S’ accuir finchè
Tutto appar com’ è : intenso .
<…>
Infinitamente
Canterei
Se per il mondo
I miei sentimenti
Non fosser vizzi
Se per gl’ umani avventori
I miei amori
Non fosser peccati
Se scoperta l’ impedimento
Qual sarebbe
Il suono del mio canto ?
Canterei al mondo tutto
Il real
Che da occhio malinconico
Invade
Il vero stesso .
Si che tutti sian esorcismo
Di dolor mio .
<BUCOLICO NOTTURNO GUARDARE>
Notte monocroma
Solstizio vitale
Avventori alati
Confortano
Gli insonni .
Anime fuggite cantano
Il loro dolore
Alla nullità buia
Occhi statici stellari spiano le gesta e peccati
Che da uman venga progetto
Sentiamoci distanti
Da chi quell’ arte buia
A saputo inventar .
Sia il rischio
D’ ambizione e vanto
Che chi , pescator malsano
Volesse con suo amo tentar
Che immobile ai sensi
Per eterno restar .
<ALBA DI GUERRA>
Dolci campanelli
Suonano e accompagnano
Le anime assonatte .
Le porte si riaprono
E compaiono sorridenti gl’ infanti
Donne partorienti
Inseguono i figli ora adulti
Tra armi e odio
Fanciulle colgon
Ortiche e rovi
Da por sulle tombe
Dei loro amanti
Uomini saltano al suon
Di fuoco schiopetto
Mentre le bandiere
Si riscaldano cuociono
Fondono e scompaiono
Nel lume focoso
– Dové la guerra ? –
– Eccone l’ alba ! –
BOM
– E’ qui vicino –
<A VOI CARI>
Ridatemi
Una dimensione per vivere
Uno spazio per agire
Un ambizione per continuare
Una forma per capire
Ve lo urlo ogni giorno
Però prima datemi una possibilità
D’ esistenza
Libera da voi
E dal vostro ineluttabile destino
D’ autodistruzione .
<A CHI RECITARE E’ PRINCIPALE SCOPO>
Smetti le vesti
D’ attore
Il tuo personaggio
È suicidio avvento
Per me che ti vedo recitar
Il tuo teatro
Non è anche la mia vita
Ogni volta il palco diventa più grave
E gli spettatori ineducati .
Ridicolo sei a cercar
La maschera
Che ho sotto i piedi
Spogliati da ciò che è
Tuo oggetto
E vestiti con quel che è
Tuo soggetto
Ed al tuo spettacolo
Assisterò anch’ io .
<L’ INCIDENTE>
In quel giorno
In estate
In città
Sulla strada
All’ incrocio
Al semaforo
Rosso
La bicicletta
Veloce
Distratta
L’ autobus
Col verde
Altrettanto veloce
Scontro
Urla
Fiume di sangue
Occhi spaventati
Morte
Inutile corsa all’ospedale
Resoconto :
Incidente .
<AL FINE>
Sentieri torrenziali
Per giunger
Al poeta recondo
Nel giardino
Incantato .
Pioggia
O lacrime celesti
D’ entità inumane
Solleticano foglie e fili d’ erba terrestri .
L’ individuo
… sinfonici pensieri ,
Per l’ uomo a passeggio
Custode dell’ effimero .
Elefantici ricordi
Che di solchi profondi
arano l’ animo vateo
Che s’ azzoppa in tali
Nella fuga dai dolori solitari .
Tempico – sacrale , ulular – pregare ,
Le proprie coron di rovi :
Matematico ,
Scentifico ,
Preciso ,
Celebrativo ,
Al fine .
<GIORNI DI DICEMBRE>
Il sole si nasconde
Dietro ai nostri sogni
Ma oggi è tornato a svegliarmi
Perchè è ora che qualuno canti .
Il timido calore che si avverte
Quando si torna d’ un ombra
Riscalda anche le anime già morte .
La luce a poco a poco
Filtra tra i rami
Dell’ albero nel cortile
e il celo diventa
lo specchio della mia anima .
Tutto questo nei giorni
Dicembre
Dove rinasce la mia anima .
Tutto questo nei giorni
Dicembre .
Se provo a rincorrermi
Tra i raggi solari
Ogni cosa si perde
Poi nella mia mente
Finchè questa non diventa di sole .
Se della loro corsa non mi importa nulla
Compaiono sui loro volti le obre e luci ,
Sono come i ricordi che riverberano nella mente .
Tutto questo nei giorni
Dicembre
Dove rinasce la mia anima .
Tutto questo nei giorni
Dicembre .
Della nebbia ne rimane
Solo il ricordo e poi l’ ansia del suo ritorno .
Se del celo sono lontane le sue amanti ,
Delle nuvole c’ è solo il suo amore .
Tutto questo nei giorni
Dicembre
Dove rinasce la mia anima .
Tutto questo nei giorni
Dicembre .